TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA
Il dispositivo più
elementare capace di operare una conversione dell'energia solare è la
cella fotovoltaica, in grado di produrre una potenza di circa 1,5 Watt
in condizioni standard. Vale a dire quando essa si trova ad una
temperatura di 25°C ed è sottoposta ad una potenza della radiazione pari
a 1.000 W/m².
Un modulo fotovoltaico tipo, formato da
36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato ed eroga, in
condizioni standard, circa 50W.
Il campo fotovoltaico è un insieme di
moduli fotovoltaici, opportunamente collegati in serie e in parallelo,
in modo da realizzare le condizioni operative desiderate. Più moduli
assemblati meccanicamente tra loro formano il pannello.
La potenza nominale di un impianto
fotovoltaico si misura con la somma dei valori di potenza nominale di
ciascun modulo fotovoltaico di cui è composto il suo campo, e l'unità di
misura più usata è il chilowatt picco (simbolo: kWp).
I sistemi fotovoltaici si distinguono in
sistemi isolati (stand-alone) e sistemi collegati alla rete (grid
connected).
Nei sistemi isolati, in cui la
sola energia è quella prodotta dal FV, occorre prevedere un sistema di
accumulo (in genere costituito da batterie tipo quelle delle automobili,
e dal relativo apparecchio di controllo e regolazione della carica),
reso necessario dal fatto che il generatore FV può fornire energia solo
nelle ore diurne, mentre solitamente la richiesta energetica si ha
durante tutte le ore del giorno.
Poichè l'energia prodotta dal generatore
FV è sotto forma di corrente continua (CC), qualora si debbano
alimentare apparecchi che funzionino con corrente alternata (AC), è
necessario introdurre nel sistema un dispositivo elettronico, detto
inverter, che provvede alla conversione da CC a AC.
Nei sistemi collegati alla rete l'inverter
è sempre presente mentre, al contrario degli impianti isolati, non è
previsto il sistema di accumulo, poichè l'energia prodotta durante le
ore di insolazione viene immessa nella rete. Viceversa, nelle ore
notturne, il carico locale viene alimentato dalla rete: un contatore
differenziale provvede a scalare la differenza dal contatore. |